POEMUS Alcune critiche e recensioni
Barbara Gabotto
Giacomo Guidetti

(…)Lo spirito di ricerca li ha condotti a studiare poesie rare del '500, antiche canzoni napoletane. Ma la peculiarità del loro lavoro consiste soprattutto nel riproporre testi poetici più o meno noti (da Pascoli a Robespierre) antichi o contemporanei attraverso la propria interpretazione musicale. Lo spartito viene composto utilizzando liberamente gli stilemi che hanno caratterizzato l'epoca a cui risalgono le parole. Si tratta di una mimesi musicale che, strizzando l'occhio a esigenze filologiche, crea un'intelligente occasione di intrattenimento grazie all'espressione che nasce da un'elaborazione artistica maturata ma deliberatamente priva di contorsioni intellettualistiche.  Al momento dell'esecuzione - entrambi in scena cantano e suonano - il circuito della comunicazione che si viene a creare è immediato e coinvolgente. (…)
M.T.C. Paese Sera (Roma) 31-8-93

(…)La rima diventa musica. Poesie scritte da poeti leggendari si trasformano in melodie accompagnate dalle note di due chitarre. (…) … è qualcosa di più, è una fusione di musica e poesia. (…)
S.Ser. La stampa (Aosta) 7-12-96

(…) B.G. e G.G. propongono addirittura un compact antologico di poesia e musica (…) Le arti spettacolari si aprono all'arte della parola per eccellenza in un impegno di socializzazione che meriterebbe il conforto di un largo consumo. Con il rispetto delle rispettive specificità. (…) Anzi, in questo compact la prevalenza del canto per voce non lirica mostra quanto rispetto ci sia per il testo e come ad esso possa sposarsi la musica senza determinare quegli scompensi a favore del "suono" (mancano totalmente gli effetti speciali) che spesso s'accompagnano agli adattamenti strumentali degli spartiti. (…) A tutto vantaggio del consumatore che potrà contemporaneamente fruire d'un ascolto recitativo e musicale e di una lettura contestuale della poesia. Con effetti veramente eccezionali, anche per l'ottima scelta dei testi che sono, in genere, rappresentativi della poesia di ciascun autore.
Luigi Reina - La Città (Salerno) - 25-3-97

Poemus è il binomio antico di poesie in musica (…) Il risultato è un'opera raffinata e piacevole. Le note accompagnano delicatamente la voce femminile che canta. (…) La voce femminile è quella di Barbara Gabotto, intensa e dolce insieme, dal tono antico ed elegante. (…) L'atmosfera così tenue e piacevole è creata da una scelta intelligente di poeti di epoche lontane e vicine; alcuni celebri, altri un poco dimenticati dalla letteratura ufficiale o 'à la page'. (…) Da Baudelaire a Quasimodo, da Salomoni a Luzi, dal XVI secolo ai nostri giorni, la voce della poesia canta la meditazione del tempo. La musica sorregge e colora quei versi, talvolta suggerisce alla parola un ritmo, la sfuma o la affila, e permette a chi ascolta di crearsi un'immagine sonora e visiva del testo. (…) Un felice equilibrio. La memoria, così, è aiutata dal percorso musicale dei versi e, dopo qualche ascolto, è facile scoprirsi a recitare un ritornello e canticchiare qua e là, un passaggio particolarmente melodioso e aperto. La riuscita dell'opera è data dalla creazione di un campo nuovo, tra musica e poesia, di versi e note. (…)
Emi Genesio - Il Baretti (Torino) - aprile '97

(…) Barbara  e Giacomo si sono esibiti in numerose occasioni pubbliche, dove la presenza talora scomoda, ma certamente sempre viva degli spettatori ha permesso loro di forgiare un genere poetico-musicale che, se da una parte si fonda sull'utilizzo di un patrimonio creativo fondato sulla scrittura, dall'altra trae nutrimento nuovo dai tempi e dalle modalità di percezione della trasmissione orale. (…) Vigili, in acuta discrezione raccolgono una poesia con la mano leggera e l'amore di chi non vuole stravolgere, o usare a pretesto, o falsare il già dato in funzione di sé. (…) Entrano in punta di piedi, attenti a cogliere il ritmo vitale di un verso; ma, nel silenzio necessario alla verità dell'ascolto, fa eco la scoperta del proprio ritmo poetico, quello che insorge chiamato da un misterioso gioco di analogie, consonanze.  Le musiche di Guidetti, cresciute nell'esercizio della tradizione e della contemporaneità, si muovono nella monodia semplice di strumenti acustici simile, per nitore di tratto, al segno che lascia la voce umana.  E' così che la varietà dei testi prescelti, pur nella singola intelligibilità, va a farsi ricchezza unitaria di un nuovo ampio e unico poema. A ben sentire, quella rinnovata cantabilità  subito risucchia l'ascoltatore, accattivante com'è nelle curve di discesa di una spirale dove è facile lasciarsi andare. Ma nel piacere dell'avviluppo, non sempre ci si rende subito conto del malinconico veleno a cui ci si ritrova assuefatti, arresi; coscienti solo quando lo schiaffo improvviso di un'asimmetria ci smaschera tanto più violentemente quanto più la voce di Barbara Gabotto si pone come cristallina e antica trasparenza. (…)
Maria Teresa Ciammaruconi - Folium (Roma) - febbraio '97

(…) Così ascoltare oggi poesie cantate su un brano musicale può avere un effetto straniante, sulle prime. Poi, superata la desuetudine, subentra la soddisfazione, il piacere di una fruizione davvero totale ed armonica. (…) Stupenda, in particolare, la resa musicale di
Ninfa  che si ciba di fragole di Giuseppe Salomoni, (…) Nell'ascolto di Allora e di Per sempre di Pascoli si percepisce chiaramente l'attenzione per l'aspetto fonetico delle parole. La musica, dunque, anche attraverso la voce suggestiva di Barbara Gabotto, rende omaggio ad un poeta sempre un po' sottovalutato, il cui valore estetico sfugge facilmente a chi non abbia precise competenze metriche.  (…) In giro per simposi, incontri letterari, serate celebrative è possibile imbattersi in questi esperimenti che coniugano musica e poesia, con risultati di notevole suggestione. L'appropriazione di testi antichi, il loro riadattamento (quando non diventi indebita manipolazione) costituiscono il modo migliore per farli rivivere. Se la poesia è spesso avvertita come attività per iniziati, il suo accostamento con la musica, l'accompagnamento di chitarra e pianoforte possono darle una veste più attraente ed accessibile.
Roberto Tucci - Ex Libris (Avellino) - ottobre '97

(…) Già nella fase ideativa proposi che al lavoro partecipassero Barbara Gabotto e Giacomo Guidetti il cui impegno artistico apprezzo da molti anni.  La loro ricerca sulla composizione musicale per testi di poesia, in diverse occasioni ha per me assolto non solo all'immediata gratificazione dei sensi ma talvolta si è costituita come codice interpretativo ulteriore di poesie a me note. (…)
Mariella De Santis - Introduzione al testo "Disobbedienza d'amore" (Milano) - ottobre '98
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